lunedì 5 ottobre 2020

Di Francesco: “Siamo rimasti in partita”

Eusebio Di Francesco manda agli archivi la trasferta di Bergamo e guarda avanti:

“Abbiamo fatto bene nella prima mezz’ora, siamo stati ingenui sul primo gol, ma la reazione è stata immediata, la squadra ha ribattuto colpo su colpo. Abbiamo giocato nella metacampo avversaria, sviluppato bene il pressing e inaridito le loro fonti: forse dovevamo essere più qualitativi nello sviluppare le manovre. Poi è venuta fuori la forza di una squadra che non ti perdona, attacca con tanti uomini, ha grande fisicità e concretizza quello che crea. Siamo andati negli spogliatoi sotto 4-1, in questi casi non è facile ridare motivazioni ma i ragazzi sono tornati in campo cercando di accorciare le distanze, ci siamo riusciti e potevamo anche riaprire la partita segnando il 4-3. Dobbiamo riconoscere di avere trovato un avversario che ha sincronismi perfetti, non è facile per nessuno oggi giocare contro l’Atalanta”.

CAMBIO DI MODULO
“Ho scelto un 4-2-3-1 perché non voglio che gli attaccanti siano piatti e intendevo dare più possibilità a Joao Pedro di stare vicino a Simeone. Questo sistema presenta vantaggi e svantaggi, ma conta l’atteggiamento di squadra e il modulo conta poco se si perdono importanti duelli individuali”.

BUONA REAZIONE E TENUTA MENTALE
“Mi sono piaciute le capacità di reazione e la tenuta mentale della squadra, che è rimasta sempre in partita nonostante tutte le difficoltà, pur trovandosi sotto di tre gol. La crescita passa anche attraverso questo tipo di gare: siamo in costruzione, l’Atalanta è una realtà consolidata, così come lo erano Lazio e Sassuolo. Abbiamo ragazzi giovani, agli esordi in Serie A, che stanno assaggiando quanto sia difficile questo campionato: bisogna crescere fisicamente e nella personalità se si vuole tenere botta a squadre come l’Atalanta”.

(Foto Getty Images)

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