mercoledì 2 ottobre 2019

CONTE: "GIOCHIAMOCI LE NOSTRE CARTE"

Seconda giornata dei gruppi di Champions League e per l'Inter è il momento di affrontare il Barcellona al Camp Nou. In vistadella sfida, in programma questa sera alle ore 21, il tecnico nerazzurro Antonio Conte ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa: "Il nostro girone è bello, interessante e difficile. Ce ne siamo accorti con lo Slavia Praga. Se hai ambizione, voglia e speranza di andare avanti devi fare punti in ogni campo. Giocare al Camp Nou non è semplice, ma siamo qui per giocarci le nostre carte. Con grandissimo rispetto, perché l'avversario è tra i candidati alla vittoria finale della Champions League".

Sul numero 10 del Barcellona: "Mi aspetto una partita difficile, al di là se ci sarà Messi o meno. L'argentino ovviamente è in grado di spostare gli equilibri e di indirizzare la partita, ma nel Barcellona ci sono tanti giocatori di livello mondiale. Vedremo domani chi scenderà in campo, noi ci siamo preparati per affrontare una squadra al completo. E sarebbe sicuramente bello e stimolante sfidare un Barcellona con Messi".

"Ci serve una partita intensa, con dei buoni ritmi, facendo le nostre cose nella fase di possesso ed essendo bravi in non possesso. Il Barcellona può fare gol da un momento all'altro. Dobbiamo pensare che il nostro percorso di crescita passa da queste partite, non sarà facile ma dobbiamo farci trovare pronti. Vogliamo ben figurare e dimostrare che siamo sulla buona strada per mettere in difficoltà questi team che sono al top, noi siamo solo all'inizio del nostro percorso".

Oggi il Barcellona, domenica la Juventus a San Siro: "È una settimana intensa per noi, ma la nostra partita più importante, quella della vita, è quella che dobbiamo giocare domani. Non abbiamo bisogno di stimoli, sappiamo che sarà una partita difficile ma al tempo stesso è un altro step nel nostro viaggio".

Barcellona-Inter rievoca ricordi nerazzurri particolari: "Nel 2010 l'Inter ha fatto qualcosa di incredibile, di difficilmente ripetibile. C'è rispetto per quell'Inter, per Mourinho. Fare dei paragoni oggi è impossibile, sono epoche diverse. Noi ci troviamo all'inizio di un percorso che ci auguriamo possa portarci a crescere, speriamo di regalare gioie e soddisfazioni ai nostri tifosi".

"Sfidare il Barcellona deve essere motivo di orgoglio per i nostri giocatori. Noi ci presentiamo dopo sei vittorie in campionato, veniamo qui a giocarci le nostre carte in maniera umile, sapendo che stiamo lavorando per limare alcuni difetti".

Una precisazione di Conte su Alexis Sanchez: "Non mi sono piaciute alcune cose che sono state scritte dopo il cartellino rosso rimediato a Genova. Alexis è un ragazzo a posto, che vive per il calcio. Anche sul rigore, non ha cercato la simulazione, si è subito rialzato. È un calciatore che stimo, sta entrando nella nostra idea di calcio, è a disposizione e ci può dare tanto, anche a livello di esperienza”.

Tutte le squadre del girone hanno un punto. "Ma il risultato dovrà essere una conseguenza di quello che proporremo. Dobbiamo venire qui al Camp Nou e giocarci le nostre carte con personalità e coraggio. Facendo questo, di solito si porta a casa un buon risultato. A me domani interessa soprattutto vedere l’atteggiamento giusto, non dobbiamo metterci l’elmetto pensando di fare una partita a difesa della porta. Non stiamo lavorando per questo, ma vogliamo crescere sotto ogni aspetto. Il risultato è solo una conseguenza".

Nessuno prepara le partite per non vincere, sarebbe come andare contro alla crescita che chiedo ogni giorno ai ragazzi. Voglio che ognuno provi sempre a dare il meglio di se stesso e lo metta a disposizione della squadra. Dobbiamo avere fiducia in quello che stiamo facendo. Voglio coraggio e passione".

Infine una nota sulle condizioni di Lukaku: "Romelu non è partito con noi perché ha avuto un piccolo affaticamento al quadricipite. Si porta dietro questo fastidio da una decina di giorni. Continuava a lamentare questo problema: gli esami strumentali hanno dato esito negativo, siamo abbastanza sereni ma abbiamo preferito non rischiarlo".

(Foto Getty Images)

www.inter.it



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