lunedì 4 maggio 2020

Il Grande Torino: il 4 maggio 1949 La tragedia di Superga

La leggenda del Grande Torino non è solo l’orgoglio di una città e dei tifosi granata, è patrimonio di un Paese e di chiunque ami il calcio. Dal 2015 la FIFA, la Federazione internazionale che governa questo sport, ha proclamato il 4 maggio “Giornata mondiale del giuoco del calcio”.

Dalla Tragedia di Superga del 1949, che spezzò 31 vite e cancellò quella che molti critici calcistici considerano una delle squadre di calcio più forti del Mondo, se non la più forte in assoluto, ogni successivo 4 maggio ha visto salire al Colle generazioni di tifosi, centinaia di migliaia di persone. Superga, il 4 maggio, è divenuto un luogo di culto, di aggregazione e di meditazione, con la Santa Messa celebrata nella Basilica. E poi, dopo, di preghiera laica, con lo scandire – in un silenzio davvero religioso - dei cognomi delle vittime di quella immane sciagura.

Per celebrare la Storia e la Memoria del Grande Torino ancora lo scorso anno c’erano delegazioni provenienti dall’Argentina, nel segno del River Plate gemellato sin dalle prime ore dopo la disgrazia con il Club granata. Oppure dal Portogallo, in rappresentanza del Benfica ultimo avversario di Valentino Mazzola e compagni a Lisbona. Identico l’affetto di tanti Club italiani, nel solco di un amore indissolubile nei confronti di quei giovani ragazzi capaci – come nessun’ altra squadra è mai riuscita a fare – di dare dieci calciatori titolari alla Nazionale.

Quest’anno, come è a tutti noto, non sarà possibile accedere al Colle di Superga. E nemmeno ritrovarsi tutti insieme altrove. Tuttavia, come già annunciato nelle scorse settimane, il Torino onorerà i suoi Invincibili con l’affetto, con la gratitudine e con il rispetto che meritano. Distanti, eppure uniti. Più che mai uniti, in una Celebrazione che dalla riflessione poi sfocerà in un flashmob collettivo, come dapprima auspicato da alcuni tifosi e poi sempre più condiviso da tantissime anime granata che in tutt’Italia rivendicano orgogliosamente la propria fede calcistica.

Nel solco della tradizione, subito spazio alla preghiera. Alle 16.30 il cappellano del Torino, don Riccardo Robella, officerà la Liturgia della Parola allo stadio Filadelfia, la culla del Toro, la casa del Grande Torino, il fortino inespugnabile di Valentino Mazzola e compagni. Poco dopo le 17 ci sarà tempo per il silenzio, per il ricordo. Le note di “Quel giorno di pioggia”, meravigliosa canzone del gruppo musicale Sensounico, daranno infine il “la” al senso di appartenenza: e tutti coloro che vorranno e potranno, indossando una maglia del Toro, esponendo una bandiera oppure sventolando una sciarpa granata, renderanno comunque intenso e speciale questo 4 maggio interagendo dai balconi o dalle terrazze di tutta Italia.

Il Torino Football Club comunica che ogni tifoso o appassionato sportivo potrà condividere questi momenti con la diretta sulla pagina Facebook del Torino FC e sul sito www.torinofc.it a partire dalle 16.15. Diretta televisiva per gli abbonati a Torino Channel.

(Foto Getty Images)

www.torinofc.it



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