giovedì 27 giugno 2019

Commisso: “Juve, scordati Chiesa: ho fiducia di poterlo tenere qui con noi”

Rocco Commisso racconta il suo progetto, passo dopo passo. Il presidente della Fiorentina ha rilasciato un’intervista esclusiva al Corriere dello Sport in cui ha detto tutto sulla viola: “Vi confesso che Pradè l’ho conosciuto non appena arrivato, dopo i giorni milanesi. Ci siamo visti prima della mia partenza e abbiamo parlato a lungo, la prima volta per circa quattro ore. Conosce molto bene i segreti e le dinamiche del mondo del pallone, non abbiamo avuto bisogno di casting per assegnare il ruolo. E’ un gran lavoratore. Ci siamo piaciuti subito”. 
MONTELLA – “Stesso discorso con Vincenzo, ci eravamo sentiti prima e poi ci sono stati i giorni di New York. Insomma visto/sentito e preso (schiocca le dita, ndr). Sono assolutamente certo di aver fatto la scelta giusta”.
BATISTUTA – “Con Gabriel abbiamo parlato e continueremo a farlo. Se ci saranno le condizioni giuste sarà con noi, adesso è rientrato in Argentina per motivi strettamente personali. Non appena avrà risolto le sue cose, che sono poi la priorità, torneremo a parlare. Lui è un….bandierone della Fiorentina, non solo una bandiera, nella nostra famiglia viola c’è posto anche per lui”.
CHIESA – “Va alla Juve”? Scordatevi Chiesa (il titolo del quotidiano, ndr. Caso Chiesa? Non è un caso. Se ci ho parlato? No, non ho voluto disturbare lui e la sua concentrazione. Per lo stesso motivo non ho chiamato il padre, lo avrei distratto di rimbalzo. Era impegnato in un Europeo importantissimo, sarei stato inopportuno. Io dico solo che ho fiducia di poterlo tenere con noi, di trasformarlo in bandiera e costruirgli una squadra attorno. E’ un figlio del settore giovanile, il simbolo di una squadra e già un volto azzurro: siamo orgogliosi. Se temo il rischio svincolo nel 2022 quando terminerà il suo contratto? Non temo niente, parleremo non appena possibile”.
DELLA VALLE – “Abbiamo di fatto contrattato al massimo, forse addirittura saltandola, la “due-diligence”, quella fase della trattativa in cui si riescono a calcolare bene i rischi dell’operazione, oltre ad essere messi a conoscenza delle peculiarità della cosa da acquistare. Poi, un ruolo importante lo ha recitato, comunque, anche la squadra: se la Fiorentina fosse retrocessa, forse non sarei stato qui oggi. Di certo i Della Valle non avrebbero accettato di rinegoziare il prezzo. Quindi ho vissuto direttamente ogni istante. La precedente proprietà non mi ha detto niente di eventuali accordi presi in anticipo, né per Chiesa né per nessun altro, quindi io mi fido”. 
SOGNO – “Sogno, in un tempo che in questo momento non posso quantificare, di portare la Fiorentina in alto, di arrivare anche a lottare per lo scudetto. L’ho detto fin dall’inizio che in qualche modo, c’è da provare ad interrompere l’egemonia della Juventus. Io sono pronto a metterci i soldi e il cuore, ma non faccio promesse. Di sognare, però, non assolutamente intenzione di smettere”. 

Redazione SOS Fanta

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