lunedì 17 agosto 2020

CONTE: "VENDEREMO CARA LA PELLE PER ARRIVARE IN FINALE DI EUROPA LEAGUE"

A poco più di 24 ore dal fischio d'inizio di Inter-Shakhtar Donetsk, semifinale di Europa League in programma lunedì alle 21 alla Düsseldorf Arena, Antonio Conte ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa.

Come è cambiato lo Shakhtar dalla gestione Fonseca a quella di Luis Castro?
"Sono una squadra piena di talenti e al di là del cambio di allenatore la struttura del club è brava a mantenere sempre un livello molto alto. Ho affrontato lo Shakhtar contro la Juventus e già allora c'erano giocatori come Willian, Mkhitaryan, Luiz Adriano, Pyatov, Srna. Insomma, i giocatori forti li hanno sempre avuti e li hanno ancora. Complimenti a loro e alla loro società, trovano talenti molto forti".

Cosa aggiunge la presenza del presidente, arrivato a Düsseldorf?
"Fa molto piacere sia a me che ai calciatori ogni volta che il presidente viene a stare con noi. La sua presenza è sempre un valore aggiunto in tutte le situazioni, sia per me che per i calciatori".

Come giocherà lo Shakhtar dal punto del pressing e della proposta di gioco?
"Alterneranno fasi di pressione alta a fasi di pressione più bassa per dare campo all'avversario e colpire in contropiede. Hanno un'identità e un livello di tutto rispetto, Castro è riuscito a convincere anche i giocatori di talento a lavorare per la squadra. Avere giocatori di questo spessore che poi fanno anche una fase difensiva attenta significa aver fatto un grande lavoro".

C'è un po' di paura nell'affrontare la squadra ucraina?
"La parola paura non fa parte del mio vocabolario e non deve far parte di quello dei miei giocatori. Abbiamo grande rispetto per lo Shakhtar Donetsk perché hanno giocatori di grande qualità. Ci siamo preparati molto bene, ovviamente questa è la squadra più forte tra quelle incontrate in questo percorso in Europa League. La affronteremo con rispetto e con la voglia di dimostrare che siamo in semifinale per una ragione e venderemo cara la pelle per arrivare in finale".

Sente la responsabilità di rappresentare anche il calcio italiano essendo l'unica squadra italiana rimasta in gioco in una coppa europea?
"Non ci consideriamo i salvatori della patria, abbiamo solo fatto il nostro cammino senza guardare e senza pensare agli altri. In questa stagione abbiamo onorato tutte le competizioni: l'obiettivo nostro è migliorare noi stessi".

Le manca un successo europeo a livello personale: lo considererebbe come una sorta di consacrazione internazionale?
"Sicuramente nel caso di un successo in Europa sarei contento. Ma lo sarei per il club e non per me stesso: non penso ad arricchire la bacheca personale, ma quella del club".

L'Inter sta sondando il terreno per dei nuovi giocatori?
"In questo momento è inopportuno parlare di mercato e di altri giocatori. Ci giochiamo un finale di stagione importante e siamo arrivati qui grazie al gruppo dei miei calciatori: devo ringraziarli per quello che hanno fatto in questa stagione, encomiabili sotto il punto di vista".

Non ci sarà Alexis Sanchez, quanto peserà la sua assenza e cosa avete preparato?
"Non ci dimentichiamo che Alexis ci è già mancato per grande parte della stagione per l'infortunio. Sembra che solo ora ci si accorga di che tipo di arma non abbia potuto utilizzare per trequarti della stagione. Mi dispiace che non ci sarà, la sua assenza ci priva di un elemento fondamentale, o dall'inizio o a partita in corso. Dovremo cercare di chiedere un sacrificio maggiore ai due attaccanti, l'alternativa è Esposito. Abbiamo provato qualcosa per un'eventuale emergenza. Alexis ci sarebbe servito".

Una settimana intera per preparare la partita, è stato un avvicinamento diverso rispetto all'ultimo periodo?
"È stata una settimana lunga considerato che abbiamo giocato lunedì scorso e praticamente aspettare un’intera settimana non è stato semplice. Ma al tempo stesso i ragazzi sono stati molto bravi, abbiamo cercato di recuperare energie, lavorare, superare difficoltà anche logistiche e adesso ci prepariamo ad affrontare la semifinale"

Come vede tatticamente lo Shakhatr Donetsk?
"Il loro è più un 4-3-3, Marcos Antonio ha grande talento. In fase di possesso possono modificare assetto passando al 4-2-3-1. È una squadra forte, c’è poco da dire, forse anche in Champions avrebbe meritato di fare più strada. Sono forti e bravi nell'uno contro uno, hanno tanti brasiliani che amano avere la palla e un po' meno fare la fase difensiva. Ci sarà da stringere i denti, non dovremo perdere la bussola in alcuni momenti ma abbiamo alcune armi dalla nostra e dovremo mettere in pratica. Non penso che loro snatureranno le loro caratteristiche, non penso sarà una partita muscolare perché amano trovare situazioni di ripartenza e di palleggio, dovremo essere coraggiosi e molto bravi, pensare di prenderci qualche rischio".

Che partita si aspetta dai suoi?
"Se pensiamo di fare una partita difensiva non sarebbe una buona idea, non sarebbe uno step di crescita. Abbiamo grande rispetto ma al tempo stesso siamo qui e ce lo meritiamo, come dico sempre ai ragazzi non dobbiamo avere recriminazioni a fine gara".

(Foto Getty Images)

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