venerdì 20 settembre 2019

GIAMPAOLO: "SERVE UN GRANDE DERBY"

Venerdì di grande attesa, di lavoro e anche di parole. A Milanello, prima della rifinitura in campo della squadra, Mister Marco Giampaolo ha presentato in conferenza stampa il Derby di domani sera. Le sue parole su Milan-Inter sono state trasmesse in diretta su AC Milan Official App in lingua italiana e inglese, su Facebook e Milan TV in lingua italiana. Questi i passaggi salienti dell'intervento del Mister a Milanello.

IL PRIMO DERBY DEL MISTER
"Questa è una sensazione che proverò domani sera, ma mi hanno raccontato del clima e della passione che coinvolge e trascina questa partita. È una sfida molto importante, che pesa, il Derby fa storia a sé ma non è un crocevia alla quarta giornata. Ne ho vissuti diversi a Genova, so cosa signifca per il tifoso, per l'ambiente e per l'umore in generale. Ambisco a giocarne tante di partite così. Personalmente mi sono avvicinato in maniera serena, lavorando tanto, consapevole che è solo questa la via maestra".

L'UMORE DEI GIOCATORI
"Io preferisco calciatori concentrati, che vogliono giocare la partita. Non mi interessano i nervosismi, non serve alzare ulteriormente il livello perché si alza da solo. Non dobbiamo aggiungere altro alla preparazione di questo tipo di gare. Con responsabilità devi saperti divertire dentro la partita. Ho visto una squadra serena, tranquilla, anche le partite come questa vanno giocate con gioia ed entusiasmo. Dico spesso ai giocatori di divertirsi. Da bambini ci divertivamo passandoci la palla, non correndo dietro agli altri. Lo spirito deve essere sempre quello".

ANDREA CONTI
"Al posto di Calabria giocherà Andrea, per lui è una possibilità. Il ragazzo si allena bene, è sempre attento, è cresciuto rispetto a qualche mese fa. In fase difensiva si è messo a lavorare con grande disponibilità e ha fatto diversi miglioramenti. Non deve dimostrare niente, non va in guerra, va a giocare una partita di calcio".

LA RICERCA DELLA PRESTAZIONE GIUSTA
"Credo che succeda spesso che il lavoro che fai e le cose su cui poni l'attenzione giungono a una svolta nelle partite chiave. Prima o poi arrivi al punto di consapevolezza, di autostima, di istintività, in cui riesci a mettere in pratica ciò che provi in allenamento, e ogni partita è buona affinché succeda. Si lavora per ottimizzare ogni cosa, giocar bene è una questione di mentalità e dell'atteggiamento con cui ti poni all'interno della partita.  Nelle prime amichevoli estive la squadra ha espresso le trame che cerchiamo, in campionato meno, ma quello spartito la squadra l'ha assimilato. E questo mi fa ben sperare. Sei ragazzi sono riusciti ad esprimere quel tipo di calcio, penso lo possano fare anche più avanti. Le integrazioni hanno rallentato questo tipo di lavoro, ma sono convinto che lavorando assieme possiamo arrivare a giocare come vogliamo, ad avere un'identità chiara e riconoscibile".

GLI AVVERSARI
"L'Inter è una squadra chiara, definita, fa le cose con ripetitività e tenta sempre di fare la partita. Il problema sta nel fare un grandissimo lavoro collettivo, di grande responsabilità e maturità tattica. Per noi è la partita più difficile sul piano della contrapposizione, la squadra dovrà fare una prestazione di altissimo livello. Servirà la capacità di leggere tante situazioni. Non so se l'Inter ci arrivi meglio o peggio di noi, questa partita sfugge a qualsiasi tipo di pronostico".

IL RUOLO DI SFAVORITA
"Il Derby è tutto da perdere o da vincere, non mi interessa essere sfavorito. Voglio che la squadra faccia una partita giusta, bisogna porre tanta attenzione ai dettagli e fare bene entrambe le fasi. Non mi voglio prendere nessun vantaggio o svantaggio mediatico".

L'ESEMPIO SLAVIA PRAGA
"Vorremmo far meglio dello Slavia Praga, molte volte si può difendere tenendo il possesso della palla. Non è necessario farlo stando nel fortino, non mi piace. La nostra ambizione è quella diu far bene tante cose, poi bisogna lavorarci sopra. Idealmente non mi piace una squadra che difende bassa, che gioca palla lunga, serve una consapevolezza tattica".

LA SFIDA CON CONTE
"Conte ha avuto un percorso importante. L'ho seguito fin dagli inizi, so che tipo di evoluzione ha avuto., Oggi all'Inter ripropone il calcio del primo Conte, non l'ho mai incontrato ma so da dove viene, so quale tipo di idea di calcio propone".

I NUOVI ACQUISTI
"Per me esiste un solo Milan. Alleno 23 giocatori dei quali sono contento e per me c'è il Milan, che è al di sopra degli interessi di tutti noi. Non discuto dei singoli giocatori".

I SINGOLI
"Con Paquetá non c'è stato nessun confronto, è stata una chiacchierata, niente di clamoroso. Rebić ha volontà, è arrivato con l'entusiasmo giusto e con molta determinazione. Biglia è un giocatore esperto, sa giocare le partite importanti. Ci sono tanti uomini spogliatoio, ci sono tanti leader e Gigio è uno di questi".

IL PUBBLICO
"Il vero patrimonio del calcio sono i tifosi, in assoluto. So cosa significa poter regalare una gioia con la vittoria in un Derby, l'ho vissuta in passato anche se per me dura il tempo di un'ora, per una mia forma caratteriale, ma so che significato ha per i tifosi".

(Foto Getty Images)

www.acmilan.com



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